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Laureatosi presso l’Università di Genova con una tesi ad indirizzo storico, ha insegnato fino al 1992 presso la Facoltà di Scienze politiche della Luiss di Roma, approfondendo la storia dell’industria della difesa. Dal 1984 svolge attività di studio e consulenza nel campo dell’industria italiana aerospaziale sicurezza e difesa per conto di organismi pubblici, di società, di associazioni industriali, di centri e istituti di ricerca.
Paolo Magri è Vice Presidente Esecutivo dell’ISPI e docente di Relazioni Internazionali all’Università Bocconi.
È Membro del Comitato Strategico del Ministero degli Affari Esteri; membro dello Europe Policy Group del World Economic Forum (Davos); membro dell’Advisory Board di Assolombarda e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Italia-Cina. È inoltre membro del Comitato Scientifico del Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU), del Centro Militare di Studi Strategici (Ce.Mi.S.S.) e della Fondazione Italia per il dono Onlus.
Alberto Gasparetto è cultore di Scienza politica presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali dell'Università di Padova. Ha recentemente pubblicato una monografia dal titolo "La Turchia di Erdogan e le sfide del Medio Oriente. Iran, Iraq, Israele e Siria" (Carocci, 2017).
È una settimana importante per l’Africa: martedì si sono tenute le elezioni presidenziali in Kenya e nel frattempo Blinken sta visitando tre paesi per proporre una nuova strategia USA verso il continente. Ma finora sono più gli interrogativi che le certezze.
Russia e Ucraina si accusano a vicenda di aver bombardato l’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia, sollevando le paure internazionali di una catastrofe continentale. E la guerra forse è arrivata anche in Crimea
Le recenti esercitazioni militari della Cina attorno a Taiwan rappresentano le avvisaglie dello scoppio di una nuova guerra nel 2022? E perché il rischio di conflitti civili è oggi più diffuso che in passato? Come rilanciare la cooperazione fra potenze, in un mondo segnato da crisi climatiche, geopolitiche e sanitarie? Come cambiare agricoltura e allevamento per evitare la catastrofe ambientale?